La logopedia e la funzionalità respiratoria
La logopedia è la scienza medica che si occupa di studio, prevenzione, valutazione e cura delle patologie e dei disturbi della voce, del linguaggio, della comunicazione, della deglutizione e dei disturbi cognitivi connessi (relativi, ad esempio, alla memoria e all'apprendimento).
Ne parliamo con Eleonora Crocetta, logopedista del Centro Olos, che dopo la laurea ha conseguito un Master in Motricità oro-facciale: “il mio modus operandi di logopedista che ha da sempre avuto a che fare principalmente con i ritardi di linguaggio mi ha portato nel tempo a fare una formazione specifica sulla motricità oro-facciale. Questo percorso mi ha portato a specializzarmi rispetto all'importanza della funzione respiratoria. Cosa c'entra la respirazione con il linguaggio? Perché è importante respirare per il naso? Perché il bambino non respira con il naso? Perché il tuo piccolo russa e perché è importante la funzionalità respiratoria per la qualità del sonno?”. Una serie di domande a cui la dottoressa risponde così: “già alla nascita, le prime cose importanti saranno la respirazione ed il pianto… Respirare per il naso permetterà di filtrare e umidificare l'aria inalata e non solo… Attraverso la respirazione per il naso, il lattante potrà alimentarsi al seno materno nella modalità fisiologica che gli permetterà lo sviluppo anatomico della bocca. Sempre grazie alla respirazione nasale, è possibile posizionare correttamente la lingua sul palato e questo permetterà lo sviluppo della bocca, dell'occlusione, ossia del morso, e la produzione del linguaggio. Avere le vie aeree superiori libere determina la respirazione nasale. Nei bambini, infatti, una delle prime cause di respirazione orale è l'ipertrofia delle adenoidi e/o delle tonsille, queste stazioni linfocitarie che possono andare incontro a processi infiammatori ed alterare la corretta respirazione nasale. Ciò potrà determinare l'instaurarsi dell'abitudine viziata alla respirazione orale e a cascata altri fattori come alterazione dello sviluppo della bocca, malocclusione, respirazione notturna rumorosa con possibilità di roncopatia, alterazioni del linguaggio”.
“Si comprende”, prosegue la dottoressa Eleonora Crocetta, “quanto sia importante respirare per il naso e questo anche in virtù di un buon sonno ristoratore. Dormire bene significa riposare per le ore raccomandate di sonno respirando per il naso. Dormire respirando per la bocca significa incorrere in problemi respiratori, russamento, cattiva qualità del sonno, con sintomatologia diurna determinata da stanchezza e affaticabilità (soprattutto nell'adulto), piuttosto che agitazione, irrequietezza e iperattività (nel bambino)”.
Perché il logopedista svolge un ruolo chiave in tutto questo? “Quando mi arriva un bimbo piccolo, che ancora non parla bene, una delle prime cose che chiedo al genitore in ansia per questo è: “Come respira il suo bambino? Dorme bene? Russa? E’ stato allattato al seno?”. Il logopedista, insieme al pediatra, sarà probabilmente la prima figura specialistica che indagherà sulla respirazione del bambino, che rieducherà questa funzionalità attraverso tecniche e strategie mirate, rendendo consapevole il bambino. L'utilizzo del naso e della respirazione nasale, nonché dell'igiene nasale, verranno affrontati in seduta terapeutica fornendo strumenti validi come pratica di pulizia, benessere respiratorio utile e riproducibile dai genitori nella routine quotidiana. Tutto questo allo scopo di migliorare lo sviluppo anatomico della bocca del bambino, del suo linguaggio, del suo morso e della qualità del sonno”, ha concluso la dottoressa.
Dott.ssa Eleonora Crocetta Logopedista Centro Olos
Master in Motricità orofacciale