I sintomi del tratto cervicale: conoscere le cause per curarli

La colonna cervicale è il tratto più mobile di tutta la colonna vertebrale ed ha la funzione di sostenere, stabilizzare e permettere i movimenti del cranio e di proteggere le strutture che passano attraverso di essa come il midollo spinale, le radici nervose e l’arteria vertebrale. A livello anatomico distinguiamo il tratto cervicale in due parti: una superiore, composta dall’atlante (C1, prima vertebra cervicale) e dall’epistrofeo (C2 , seconda vertebra cervicale) e una inferiore, con le vertebre dalla terza alla settima cervicale. La curva fisiologica di tutto il tratto è la lordosi.

Una disfunzione a livello cervicale può comportare una moltitudine di sintomi che variano in base alla zona che è colpita dal problema. Se c’è una problematica del tratto cervicale superiore possiamo avere sintomi come mal di testa, vertigini e giramenti di testa, nausea, disturbi visivi, acufeni, formicolii e/o intorpidimento alla varie regioni del cranio fino ad arrivare alle labbra e alla lingua. Il motivo per cui accade questo è che le prime tre vertebre cervicali hanno i propri nuclei spinali, cioè dei centri nervosi coinvolti nell’innervazione della regione cervicale, nello stesso punto dei nuclei trigeminali che sono altri centri nervosi necessari a rielaborare le informazioni sensoriali provenienti dal cranio e dalla faccia. Quindi la stimolazione dei nuclei spinali della cervicale comporta la stimolazione anche di quelli trigeminali – e viceversa – proprio poiché presenti nello stesso sito; questo spiega la ragione per cui possono esserci determinati sintomi in seguito ad un problema della regione cervicale superiore.

Se invece abbiamo una disfunzione del tratto cervicale inferiore possiamo avere problemi come dolori alle spalle e/o interscapolari, dolore e/o formicolio alle spalle, ai gomiti e alle mani. Le problematiche a livello interscapolare sono state scoperte andando ad infiltrare alcuni punti discali delle vertebre cervicali da C4 a C7 che provocano proprio sintomi puntiformi tra la colonna vertebrale e la scapola. Invece per quanto riguarda i problemi agli arti superiori, abbiamo il collegamento delle radici nervose da C5 a C7 che percorrono la spalla, il gomito e la mano. Per questo motivo, anche per patologie che potrebbero essere definite in un primo momento come periferiche come, per esempio, il tunnel carpale, il tennis elbow (più conosciuto come epicondilite) e dolori alla spalle, dobbiamo pensare alla possibilità che il problema invece possa essere cervicale.

La conoscenza di queste diverse possibilità ci permette di individuare la causa che sta scatenando il disturbo, con l’aiuto del paziente, della sua anamnesi e della sua storia e con l’utilizzo di test che permettono di differenziare le varie zone dalle quali potrebbe derivare il problema. Il trattamento consiste in tecniche di mobilizzazione specifiche del tratto che dai test è risultato più dolente e/o più bloccato o che, cosa più importante, ha scatenato il dolore per il quale il paziente si è rivolto a noi.

Salvatore Borriello – Fisioterapista